Reggiana, e i ricordi tornano a viaggiare al Mirabello...Dite la vostra!

Reggiana : Facciolo, De Vecchi, Paganin, Daniel, De Agostini, Zanutta, Brandani, Melchiori, Ravanelli (53' Ferrante), Lantignotti, Morello (75'Dominissini). All. Marchioro.

Ascoli : Lorieri, Aloisi, Pergolizzi, Enzo (77'Pierleoni), Benetti, Marcato, Cvetkovic, Casagrande, Giordano, Cavaliere (38'Bernardini), Zaini. All. Sonetti.

Arbitro : Amendolia di Messina.

Reti : 19' Melchiori, 25'Brandani, 38'Cvetkovic, 42'Pergolizzi, 83'Melchiori, 85'Casagrande.

Trovo francamente piuttosto inutile raccontare la cronaca di una partita di cui ormai si è detto e ridetto tutto. Penso sia piu' bello che ognuno di noi invece, scriva il ricordo piu' nitido che ha di quella settimana di attesa, di quel giorno, di quella gara....A VOI I COMMENTI !!!

Io avevo solo 7 anni... troppo poco per ricordare qualcosa purtroppo. Quindi avanti, rinfrescatemi la memoria!

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19 Giugno 1991. Faccio un MIX di ricordi guardando la classifica, mi sembra che andò più o meno così.....
Il PreGara prevedeva (2 punti ogni Vittoria) questa classifica:

Foggia 49
Venezia 45
Cremonese 41
Padova 41
Ascoli 41
Lucchese 38
Reggiana 38

in serie A ne salgono 4. Il Foggia è già in A col Verona. La Cremonese va ad Avellino (già salvo). Il Padova, in vantaggio sullo scontro diretto su di noi, va a Lucca (salvo e fuori da ogni lotta per la A). Noi andiamo al Mirabello dove ci aspetta una Reggiana già salva e senza possibilità, anche lei, di rientrare per la A diretta.
Il TEMA fu dirompente in quella settimana: VINCERE sperando che il PADOVA non vincesse o che la Cremonese perdesse ad Avellino (fantascienza).

Alla Vigilia, ricordo perfettamente, le chances di salita in A erano veramente poche. Si visse l'attesa, più di speranza che di ambizione di grande performance sul campo...........di quella erano tutti certi.
Il PADOVA era forte, ci aveva battuti sia in casa che qui in Ascoli.........squadra "mostruosa" che non perdeva da parecchi turni ricordo ....Di Livio, Albertini, Galderisi, Benarrivo......e proprio quel PUTELLI (guarda tu che combinazione).
La LUCCHESE era quella di ORRICO (mi sembra neo-promossa ma posso sbagliare): la possiamo ricordare come una squadra rivoluzionaria, un prototipo di calcio a zona TOTALE...una cosa nuova all'epoca, ma veramente nuova. Non grandi individualità (forse RASTELLI era il + rappresentativo) ma grossa organizzazione di gioco. Il nostro ASCOLI.....poche parole, brutto ma cinico....il CATENACCIO più autentico di tutti i tempi, ve lo garantisco.
Credo che questa premessa inquadri perfettamente l'attesa settimanale: e cioè un EVENTO assai improbabile ma possibile proprio in virtu' delle caratteristiche della LUCCHESE e del suo modo nuovo di intendere il calcio.

Il 16 Giugno non era una giornata caldissima.....la ricordo più primaverile. Gli spettatori nel soggiorno di casa mia eravamo io e il "fu" mio padre (Grazie di avermi dato questa passione) accompagnati da una SANYO di cui non ricordo il modello ma che aveva il "mangianastri", cioè roba seria :joy:
All' epoca si era completamente circondati dal silenzio. L'unica cosa che potevi fare era ASCOLTARE; e per ascoltare te devive sta zitta............non doveva fiatare nessuno, pure se il volume era al massimo. E la complicità, la tensione, le paure.........potevano essere rigorosamente assorbiti solo dagli squardi incrociati. Solo al GOL "nostro" potevamo esplodere con la VOCE.

L'inizio è da SOGNO, adrenalina pura. La LUCCHESE "imbufalita" (se non ricordo male era LUZI collegato) passa in vantaggio nei primi minuti. Vi lascio immaginare gli attimi. In pochi minuti siamo già in serie A..............e qui allora tocca corciarsi le maniche!
L'Ascoli a Reggio subisce la Reggiana anch'essa indiavolata; i bianconeri non sono in partita e subiscono un 1-2 micidiale Melchiori-Brandani. Siamo sotto 2-0 alla mezz'ora. I miei occhi si incrociano con quelli del fu mio padre.......bagnati dalle lacrime....ci avevamo creduto oh, che "vuò fa'"!

Poi succede qualcosa che, ancora adesso che la ricordo, mi fa sobbalzare..............Cvetkovic e Pergolizzi in 5 minuti la pareggiano............la vecchia SANYO non si sente più, BOATO-GIOIA e ancora + lacrime. MA DI GIOIA! Nel trambusto generale........................"pareggio Padova, GALDERISI. Lucchese 1, Padova 1 al 43esimo".
Seme punte e a cape!

Il secondo tempo è da ROULETTE...........nero o rosso, rosso o nero................2-2 noi, 1-1 loro. Ascolti la radiocronaca Il Calcio minuto per minuto........e mentre ascolti da LUCCA speri che intervengano da REGGIO, ascolti REGGIO e speri che intervengano da LUCCA ma va bene pure se non intervengono proprio.
Qual Cazzo di Melchiori fa doppietta e siamo sotto 3-2 a 10 dalla fine circa. Apposto............tanto alla fine dei conti eravamo preparati. AMEN!
RIGORE per noi! Casagrande pareggia! 3-3.
A questo punto devo ricordare momenti di AUTENTICO-TERRORE! Sono 5 minuti + recupero...........della durata di giorni. Io ancora giovanissimo............vado via dal soggiorno, mi chiudo in camera e accendo una vecchia piccola SONY. Mi collego con PELLEI (credo): decido di fare ALL IN sulla diretta dell'ASCOLI. Sono più forte di mio Padre che rimane a farsi "terrorizzare" da un Calcio Minuto per Minuto più SOFT (o molto meno HOT).
E succede che sento URLARE, con quella sua voce CUPA, DECISA................."TTAAAAAAAAAAAAAA", "TTAAAAAAAAAAA. Mi scapicollo in soggiorno. "Ha segnato la LUCCHESEEEEE!"
Gli ultimi minuti sono quelli che ogni tifoso conosce. Quelli in cui sudi, in cui il cuore "sfarfalla". In cui hai paura ma pensi a quella gioia che potresti sfogare. E' o rosso o nero, devi aspettare che la ruota si ferma. E la ruota scelse ASCOLI quella volta. Solo a gare terminate ricollegai perfettamente che quell'urlo "TTAAAAAAAA" era solo la parte finale di SIMONETTA, Bomber indimenticabile che ci consegnò la serie A.

Il DESTINO è in grado di costruire momenti di vita che vanno oltre ogni più irrangiungibile immaginazione. Il 16 GIUGNO 2012 mi reco a REGGIO EMILIA. Il giorno dopo c'era la celebrazione del Matrimonio della Cugina di mia moglie (mia moglie ha vissuto 4 anni a REGGIO dalla Zia). Prenoto l'Hotel in Via Matteotti, vicino alla Chiesa dove si sarebbe tenuto il Matrimonio. Oggi è l'Hotel Europa, probabilmente ha lo stesso nome di allora.
Arriviamo in tarda serata, giusto il tempo di una doccia prima di mettersi a letto. Mi sveglio presto il giorno dopo, apro le tende e apro la finestra......................davanti a me il MIRABELLO, Via Olimpia che mi separava da quella che era la CURVA dove il "popolo Ascolano conquistò la serie A" esattamente 21 anni e 1 GIORNO prima.
Fu come l'apparizione della MADONNA, una seconda promozione in serie A. E ancora oggi, quando mi capita di andare dai parenti a REGGIO, alloggio lì perchè mi sento a CASA MIA.

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Della settimana prima della partita non ricordo granché, ma tra i momenti che rimarrano indelebili nella mia memoria, sul 3-2 per la Reggiana un mio amico accanto a me si era seduto e non guardava piú la partita, totalmente sconsolato, poi Aloisi si invola entra in area e viene messo giú: rigore. Faccio al mio amico "oh! rigore ripigliati zio cane!", scattó come una molla.
Casao trasforma e tiro un grandissimo sospiro di sollievo. Passano si e no due minuti, boato nel nostro settore, capisco immediatamente che incredibile, ma vero, la Lucchese é in vantaggio col Padova.
A quel punto la partita finisce a Reggio e si rimane incollati alle radioline con i secondi che non passano mai.
Un secondo boato conferma che la partita della Lucchese é terminata ed i calciatori bianconeri si lanciano verso una corsa sfrenata verso la curva.
Ripartiamo subito alla volta di Ascoli, ci fermiamo al primo autogrill dopo Bologna, vedo un mio amico, corriamo per abbracciarci e finiamo a rotolarci nell´asfalto.
Entro nell´autogrill, dopo un po´ entra Pietro "il turco" con un megafono "ATTENZIONE! ATTENZIONE! L´ASCOLI É IN SERIE A!".
Poi di corsa in macchina verso Ascoli e si va diritti in stazione ad aspettare il ritorno del treno speciale con i tifosi.
Il coro piú gettonato della serata sulle note di Yellow Submarine é stato: "Noi c´abbiamo il Picchio in serie A, l´ancona in serie B, la samba in serie C!" :grin:

Amico GREZZO mi permetto di farti un appunto all´epoca non c´era lo scontro diretto come regola, in caso di arrivo di due squadre a pari punti c´era lo spareggio!
Me lo ricordo bene perché c´era un cazzone di amico mio che non venne a Reggio perché era convinto che sarebbe finita allo spareggio.
Al ritorno gli cantai "Non c´eravate! A Reggio non c´eravate!" :joy:

No aspetta. Non è proprio come dici tu. Sta cosa degli scontri diretti sfavorevoli me la ricordo perfettamente come MOLTO importante.
Dove ho sbagliato è a scrivere la Classifica perchè la Cremonese chiamava 41 come Ascoli e Padova. L'Ascoli aveva la classifica Avulsa peggiore del trio (Ascoli, Cremonese, Padova)..........quindi a parità di punti non sarebbe mai stata promossa in A direttamente.
Adesso mi ci hai fatto andare tu nel dettaglio e nelle sfumature. Giocando di fatto tutte e 3 fuori casa e contro squadre che non avevano + nulla da chiedere....l'ASCOLI era la squadra, di fatto, con meno speranze per una A diretta da festeggiare quel giorno (cioè senza spareggio).
Ma quello che dici è vero, non lo ricordavo. Se non avesse segnato Simonetta avremmo fatto lo spareggio col PADOVA.

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sta cosa che dico io é di arrivo di due squadre a pari punti, no tre... ma ci siamo capiti comunque

era l´amico mio che aveva la sua convinzione

Si ma il racconto parte dalla settimana pre-gara con Cremonese, Padova e Ascoli a parità di punti. Classifica Avulsa Cremonese 5 Padova 5 e Ascoli 1 (appena controllato). Quindi a parità di punti noi per andare in A avremmo comunque dovuto fare lo spareggio (questo non lo ricordavo)...............perchè con + squadre a parità di punti, con classifica avulsa si doveva determinare il DUO (peggiore in avulsa) che andava a fare lo spareggio.
Era cioè MOLTO DIFFICILE che in quella Domenica avremmo festeggiato la promozione in A.
Invece accadde! :joy: :joy:

Se andai a Reggio é perché per me non era cosí difficile, ed io non sono uno che si "arrapa" facile, poi si, é venuta in maniera un po´rocambolesca, ma era uno dei modi possibili

Dai su ci siamo capiti :joy:
Se 3 squadre a pari punti giocano fuori casa contro 3 squadre che non hanno + niente da chiedere è ovvio che l'attesa è che vincono tutte e 3. Mò il senso era quello. L'attesa era di fare lo spareggio (ma non me lo ricordavo, verissimo) contro una delle 2 squadre che non avevamo mai battuto in campionato. Non la migliore posizione per noi.........questo intendevo............so passati 30 anni porca miseria mò ne me fà lu schizzenuse. :joy: :wink: :wink: :wink: :wink:
Io non trovai il biglietto, andarono esauriti in pochi istanti..............altrimenti sarei partito pure io :joy: :joy:

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la mia teoria era invece che non avrebbero potuto vincere tutte e tre, o quantomeno fare tutte e tre lo stesso risultato

su una cosa del genere ognuno la vede a modo suo

Io invece ricordo che la Cremonese non ce la contavamo per niente perchè avrebbe scontatamente vinto ad Avellino. Ascoli, Lucchese, Padova e Reggiana si erano combattute la serie a per un campionato intero ma la Lucchese era quella che aveva poi mollato (ho visto adesso che negli ultimi 6 turni ne aveva vinta solo 1) e il Padova era forte forte (ci aveva battutto sempre, mi ricordo il 2-1 qui in Ascoli dove Di Livio ci fece a polpette........maglie BLU loro me lo ricordo bene).
Dai che il Padova perdesse a Lucca non era contemplato da nessuno nell'attesa.
Negli ultimi 5 minuti di gara l'angoscia era quella di ribaltare sul 4-3 perchè da Lucca aspettavamo solo il gol del Padova. Fu un arrembaggio a REGGIO prima del gol di Simonetta.

da un intervista a Sonetti:
Il presidente Rozzi come reagì quando a pochi minuti dalla fine arrivò il 3-2 ancora segnato da Melchiori?

“Il presidente lasciò la panchina e se ne andò dalla stadio. Poi arrivò il 3-3 sul rigore di Casagrande. In quell’azione fu bravissimo Aloisi che prese palla a centrocampo e si involò verso l’area avversaria. Riuscì a saltare tre avversari, l’ultimo dei quali fece un intervento su di lui e l’arbitro Amendolia fischiò rigore. Quando chiamarono il presidente Rozzi per comunicargli la promozione in serie A, lui era già arrivato al casello di Modena, e rigirò subito per tornare allo stadio e festeggiare con la squadra e con i tifosi”.

Mi ricordo di avere seguito la partita di Reggio alla radio, e quella promozione all'ultimo respiro, con una grande altalena di emozioni è indimenticabile. La squadra ricordo era stata quell'anno ben allenata da Sonetti, un allenatore che prediligeva un calcio pragmatico, essenziale; aveva una grande personalita'. Nedo, arrivò e seppe ricucire la delusione di una retrocessione dalla A nonostante l'apporto di due tecnici esperti come Bersellini, soprannominato il Sergente di Ferro, e poi Agroppi, un esperto di tattica.

Diciamo che la squadra aveva tutta l'ossatura della squadra che era retrocessa l'anno prima dalla A, con in piu' Giordano che per la stagione 1990-1991 ritorna per la seconda volta sotto le Centotorri. Io personalmente pensavo a inizio stagione che arrivevamo primi per distacco, per due motivi: uno per la nostra tradizione in B, poi perchè ricomporre in B il tridente Giordano, Casagrande, Cvetkovic non era poca cosa: non va dimenticato, che in A nella stagione 1988-1989, il suddetto tridente, ricostituitosi al completo dopochè recuperò Casagrande da un infortunio, permise all'Ascoli un memorabile girone di ritorno, a marcia da Coppa Uefa, che tamponò un girone di andata molto opaco.
Tuttavia quell'anno in B, subimmo un pò troppi gol e perdemmo troppe partite fuori casa per primeggiare proprio. Tuttavia il tridente Casagrande Giordano Cvetkovic era ben oliato:
il brasiliano aveva una grandissima classe, e credo sia stato tra i piu' grandi stranieri mai arrivati in Italia, mi ricordo bene tra l'altro fu vice Zico con la maglia giallo oro del Brasile ai Mondiali di Messico 1986.
Giordano aveva grande tecnica e gli piaceva giocare di prima e in velocità, sapendo sorprendere i portieri con stupendi tiri dalla media distanza;
Cvetkovic era velocissimo e sgusciante, mi ricordo quando Rozzi lo prelevo' da Stella Rossa Belgrado, ebbe bisogno di un periodo di adattamento al campionato italiano. Si divorava qualche gol, ma alle volte ne faceva di difficili.

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